L’informatica e l’elettronica, i led e i microprocessori, i sensori e i compilatori: mondi
che a lungo (troppo?) hanno convissuto fianco a fianco, senza però mai incontrarsi
con troppa convinzione. Ma oggi la situazione è ben diversa: programmare il controllo
via web di un motore o di un sensore senza dover impazzire con puntatori o codice
esadecimale è ormai alla portata di tutti. Arduino, Raspberry Pi, Galileo e Beagle-
Board sono nomi che oramai non riempiono più solo le prime pagine delle riviste
di settore ma che, periodicamente, trovano spazio anche nei musei interattivi, nei
quotidiani e nei telegiornali. Mese dopo mese, il tanto atteso e pubblicizzato Internet
delle Cose (brutta localizzazione del neologismo IoT, Internet of Things) sta finalmente
prendendo forma, grazie anche al crescente interesse di colossi del calibro
di Intel e Broadcom. In questo mondo futuristico, permeato di oggetti intelligenti e
interconnessi, tutte queste schede apparse recentemente sul mercato giocheranno
sicuramente un ruolo fondamentale, divenendo una realtà alla portata di molti,
pronta per essere scoperta, utilizzata e modellata.
Presentazione di 7 diverse schede, scelte tra quelle oggi più diffuse o comunque promettenti, tra le quali:
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