I tempi moderni non lasciano scampo. Qualità e costi adeguati formano il binomio che fa il successo di una azienza. Ma come ottenerli? Per epoche il buon risultato è stato affidato al genio ed al talento di grandi artigiani. Ma l’avvento della rivoluzione industriale, coll’introduzione della produzione di serie ha provocato una svolta epocale in settori sempre più vasti delle attività umane. Per decenni si è parlato dunque di controllo ed assicurazione qualità fino a sviluppare una nuova mentalità che progetti a priori per la qualità e l’affidabilità, tenendo sotto controllo i costi. Così è nata la FMEA. Cosa significa fare una FMEA oggi? Fare una FMEA oggi è interrogarsi su ogni dettaglio significativo di un progetto o di un processo e dare risposte non soggettive ma solidamente basate su dati statistici e di sicura esperienza. Capire i punti di forza e di debolezza del nostro prodotto per migliorarlo continuamente al costo minimo possibile. Misurare sempre la progettazione o la produzione coi reali bisogni del cliente e ricordarsi che è il cliente colui che paga gli stipendi .. e non l’azienda. Significa capitalizzare l’esperienza pregressa, facendola valere come trampolino di lancio verso più alti e ambiziosi traguardi. Ed evitandoci la ripetizione dei vecchi errori …. prendere coscienza degli effetti di ogni possibile errore e identificare metodi e mezzi per ridurli. La FMEA non è un noioso strumento industriale. E’ un modo moderno e critico di pensare e di operare quotidianamente. Allargando il contesto vuol dire mettersi continuamente in discussione, prendendo sempre decisioni avvedute e motivate. Non dare nulla per scontato, ma verificare continuamente e far tesoro delle esperienze e degli errori: per non ripeterli più! In poche parole, la FMEA correttamente interpretata, evita che sia “il fato” a guidare le nostre scelte perché… “Le cose ben fatte non sono figlie del caso”!
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