Descrizione

Il Terzo Quaderno di Telegrafia, celebra la radiotelegrafia nel segno e in memoria di colui che meglio di ogni altro ne fu il vero artefice, Guglielmo Marconi. Di cui, peraltro, ricorre il centenario del premio Nobel per la Fisica che gli fu assegnato 1’11 dicembre del 1909. E in segno di gratitudine nei confronti del Grande Bolognese per avere sconvolto e unificato il mondo con la sua straordinaria invenzione, ripercorre i primi anni di vita del TSF con un occhio particolare rivolto alla crescita e all’affermazione che ebbe in Italia. Rievocare l’invenzione di Marconi in maniera disgiunta dal codice Morse, il meta-linguaggio da cui sorse la proficua e meravigliosa radio-telegrafia, non è possibile. La radio-telegrafia, infatti, sia in campo militare sia in campo commerciale, non solo aveva prodotto una vera e propria rivoluzione nel sistema delle comunicazioni, ma neppure in seguito all’affermazione della telefonia che giorno dopo giorno la dava per spacciata, fu mai abbandonata. Soprattutto negli oceani, dove Marconi fin dall’inizio aveva privilegiato l’applicazione del suo TSF. E dove egli colmò definitivamente l’isolamento forzato delle navi, uniche al mondo a non potere godere degli enormi vantaggi che la telegrafia elettrica aveva procurato all’umanità in oltre mezzo secolo di storia.