Il volume “Utility Radio” analizza i radio servizi di pubblica utilità, operanti nella gamma di frequenze da 10 a 1000 GHz, presentati secondo l’assegnazione raccomandata da ITU-R, CEPT , ERC.
Viene anche elencata l’attribuzione delle frequenze ai diversi servizi, indicando per ciascun servizio e nell’ambito delle singole bande, l’Autorità Governativa preposta alla gestione delle frequenze, le principali utilizzazioni civili e le normative che le regolamentano.
Per quanto riguarda la terminologia, le definizioni e le particolari prescrizioni per l’uso delle diverse bande di frequenze, ove manchi una specifica normativa nazionale, vengono osservate le pertinenti disposizioni del Regolamento delle Radiocomunicazioni. Le caratteristiche tecniche delle varie canalizzazioni, un glossario dei termini e delle definizioni usate e un lista delle abbreviazioni completano il volume.
Il manuale è suddiviso in tre sezioni:
La Sezione 1 illustra la gamma di frequenze da 10 a 1000 GHz, le attribuzioni ai diversi servizi, indicando per ciascun servizio e nell’ambito delle singole bande l’Autorità Governativa preposta alla gestione delle frequenze, le principali utilizzazioni civili e le normative che le regolamentano.
La Sezione 2 analizza le Normative prodotte dal Comitato Europeo delle Radiocomunicazioni, ERC (European Radiocommunications Committee) della CEPT (Conferenza Europea delle Poste e delle Telecomunicazioni), riguardanti le canalizzazioni delle varie bande di frequenze comprese nella gamma 10 – 1000 GHz, le loro attribuzioni ai diversi servizi, indicando per ciascun servizio e nell’ambito delle singole bande, l’Autorità Governativa preposta alla gestione delle frequenze, le principali utilizzazioni civili e le normative che le regolamentano.
La Sezione 3 comprende il glossario dei termini e delle definizioni usate e un lista delle abbreviazioni.
Generalità
L’indicazione delle bande di frequenze è in GHz.
I servizi aventi statuto di servizio primario sono contraddistinti da caratteri tipografici maiuscoli (ad esempio FISSO), mentre i servizi a statuto di servizio secondario sono contraddistinti da caratteri tipografici maiuscoli in corsivo (ad esempio FISSO).
Il significato da attribuire ai due statuti previsti è riportato nel Glossario.
Il termine Gestore indica l’Autorità Governativa responsabile della gestione della banda di frequenze attribuita al corrispondente servizio. Per le bande di frequenze non destinate in esclusiva al Ministero della Difesa, vengono indicate le utilizzazioni civili previste per il servizio e per la banda considerata.
Quando una banda di frequenze è attribuita a più servizi, o quando per un servizio sono previsti più gestori, non vi sono ordini di precedenza tra gli stessi, a meno di esplicita menzione contraria con apposite note indicanti deroghe e/o vincoli particolari ai servizi o utilizzazioni. Nel caso di più utilizzatori di una stessa banda di frequenze, l’autorità civile competente in materia effettua il coordinamento tecnico.
Nelle bande di frequenze gestite dal Ministero della Difesa sono soddisfatte le esigenze del Ministero delle Finanze (per il fabbisogno in frequenze della Guardia di Finanza), dell’Arma dei Carabinieri, dell’Ente preposto al Servizio Meteorologico, del Ministero dell’Interno (per il fabbisogno in frequenze della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco), del Ministero di Grazia e Giustizia (per il fabbisogno della Polizia Penitenziaria).
Nelle bande di frequenze, ove al termine Gestore figura il Ministero Comunicazioni, sono soddisfatte le esigenze degli utilizzatori civili. Assegnazione e coordinamento delle frequenze L’assegnazione delle frequenze alle stazioni dei diversi servizi è di competenza dei Gestori, previo coordinamento tecnico qualora siano presenti più gestori nella stessa banda di frequenze. Il parere negativo, espresso in sede di coordinamento, deve essere motivato da accertate incompatibilità con stazioni in esercizio, o pianificate, ed è vincolante ai fini dell’assegnazione delle frequenze.
Il Ministero delle Comunicazioni provvede all’iscrizione delle assegnazioni di frequenze nel Registro Nazionale delle Frequenze. Nell’ambito di quanto previsto dal Regolamento delle Radiocomunicazioni, la notifica delle assegnazioni di frequenza all’organo competente dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT) spetta al Ministero delle Comunicazioni. Nell’attività di coordinamento è inclusa la pianificazione di assegnazioni di frequenze per programmi di notevole rilevanza nazionale civile e/o militare.
Lettori a cui il manuale si rivolge
a) Studenti
b) Tecnici operanti nel campo delle telecomunicazioni
c) Radioamatori e Hobbisti
d) Giornalisti
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